Come veniva rappresentata l’Adorazione dei Magi nel XXV secolo?

1 Gennaio 2024
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L‘Adorazione dei Magi che vogli presentarvi, si trova agli Uffizi e fu affidata a Gentile da Fabrianoda Palla di Nofri Strozzi, nel corso del soggiorno fiorentino del pittore. Trovava originalmente posto nella cappella di famiglia in Santa Trinità a Firenze, adibita anche a funzioni di sagrestia, la cui costruzione fu terminata nel 1423: sovrintendente ai lavori fu probabilmente chiamato Lorenzo Ghiberti.
La cappella Strozzi è ancora presente è costituita da due ambienti: al vano principale, che ospitava la grande tavola di Gentile, se ne affiancava un minore, dedicato da Palla alla memoria del padre, Nofri Strozzi, in onore del quale fu commissionata a Lorenzo Monaco una pala raffigurante la Deposizione dalla croce, terminata alla morte del maestro da Beato Angelico (si trova oggi al museo di San Marco). Palla Strozzi era nella Firenze di quegli anni un personaggio assegno in vista, membro di una delle famiglie più ricche e potenti della città, uomo colto e conoscitore dei classici: un umanista insomma. Stupisce, se giudichiamo la vicenda con schemi troppo rigidi, la scelta di artisti come Gentile da Fabriano, Ghiberti e Lorenzo Monaco e non piuttosto di Donatello e di Brunelleschi, da parte di un uomo di punta delle avanguardie culturali della città. In realtà questo fatto deve farci riflettere su quanto fosse all’inizio lenta, nella stessa Firenze, l’affermazione delle novità rinascimentali.

Stimolato anche dalla notevole levatura culturale del proprio committente, Gentile creò un’opera destinata a stupire tutti a Firenze per novità e virtuosismo tecnico. Decisamente inusitata è l’organizzazione della Pala, che presenta nelle cuspidi tre tondi circondati da figure di profeti (rappresentano l’Annunciazione ai lati e Cristo Giudice al centro), nella predella le scene della Natività di Gesù, della Fuga in Egitto e della Presentazione al tempio e nella tavola centrale la punta narrazione del lungo viaggio che porta i Magi alla stalla di Betlemme, distinta in episodi, sfruttando le lunette superiori della cornice.
Gentile da Fabriano (1370 circa- 1427) si può annoverare tra i massimi maestri del Gotico Internazionale, sia per la qualità della sua pittura sia per le sue vicende biografiche, che ci restituiscono un’immagine di un artista girovago, in continuo movimento tra corti e città prestigiose, la cui fama supera ben presto i confini della penisola.

La sua pittura appare caratterizzata da eleganza, estrema sensibilità per la luce, il colore e grande virtuosismo tecnico.

Infatti, il modo in cui è organizzata la Pala e la descrizione minuta della natura, dei costumi esotici dei Magi e del loro seguito fiabesco, costringono l’osservatore a soffermarsi su ogni particolare. Si tratta di un tipo di fruizione che presta uno stringente parallelo con il modello dell’ekphrasìs, la tipologia descrittiva della tradizione letteraria greco-bizantina, riportata in auge dagli umanisti fiorentini, che ne possedevano esemplari sin dai primi anni ‘10 del Quattrocento.
Opera curata da Gentile in ogni minimo dettaglio: si nota anche la cornice, decorata con splendidi brani floreali negli interstizi delle colonnine laterali. L’ Adorazione dei Magi si configura come un prodigio di naturalismo e di ricerca luministica: particolarmente esplicativa in questo senso sono le tre scene della vita di Cristo nella predella ambientate in contesti urbani e naturali descritti con amorevole precisione. Gentile da Fabriano entra nelle nostre case, portando l’Adorazione dei Magi proprio come il presepe che abbiamo sotto l’albero.

Eva

Storica dell'arte e art advisor

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Fondatrice di OperaOttava Arte, Michela Barausse svolge un ruolo attivo presso l’Unione Europea Esperti d’Arte per promuovere la diffusione della cultura artistica, realizzando mostre, convegni, e pubblicazioni. Membro del comitato operativo della Fondazione Boccioni e del museo a lui dedicato svolge la sua attività di divulgazione della cultura italiana e la tutela dei propri artisti. Come consulente in arte garantisco la massima professionalità per tutte le necessità artistiche dalle stime, expertise e perizie, alla compravendita. Svolgo un’attività di consulenza strategica per collezionisti e investitori garantendo attraverso un team di esperti la miglior riuscita.

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