Il primo scatto fotografico arriva nella prima metà dell’Ottocento, quando si riuscì a fissare per la prima volta un’immagine su una lastra. Le prime fotografie erano prevalentemente paesaggi ed aiutavano i pittori dell’epoca nella loro arte. Si passò poi ai ritratti alla borghesia e un passo alla volta i generi fotografici crebbero, fino ad arrivare ai giorni nostri. Ora non riusciamo a quantificare i milioni di fotografie scattate ogni giorno. Si fotografa per fissare i momenti importanti della nostra vita, quali nascite, matrimoni, viaggi, eventi non solo speciali ma anche quotidiani. Tutti noi creiamo ricordi per rivivere con le emozioni momenti irripetibili. Si fotografa per promuovere prodotti, servizi; il nostro mondo è sommerso da fotografie che ci influenzano nelle nostre decisioni commerciali. Si fotografa per studiare, documentare analizzare, sostenere la ricerca scientifica.
Si fotografa per documentare, registrare eventi storici, quotidianità, scoperte e quant’altro, per fornire testimonianze visive di tutto ciò che accade, fornendo un archivio di informazioni senza fine. Si fotografa per esprimere in modo artistico la nostra visione della realtà, in modo creativo e concettuale, per suggerire, ispirare, emozionare gli spettatori.
Il termine che accomuna tutti questi scopi fotografici è “comunicare”.
La fotografia è un potente mezzo di comunicazione e sensibilizzazione.
Una immagine forte comunica più di mille parole.
Ecco quindi che può diventare un potente strumento di denuncia sociale.
Credo sia un dovere per noi artisti usare il nostro lavoro per attirare l’attenzione su temi che consideriamo importanti. Abbiamo il potere, con immagini forti, di attirare l’attenzione su argomenti che ci stanno a cuore. Questo perché una foto artistica non si ferma all’immagine in sé ma al contenuto che vuole trasmettere e più questo è potente più l’immagine avrà successo. Un esempio? Questa mia fotografia, scattata per una iniziativa benefica a favore delle donne vittime di violenza. Una goccia nel mare delle proposte fotografiche, ma si sa, anche una goccia contribuisce a scalfire una roccia.
Facciamoci caso!