L‘arte contemporanea spesso funge da manifestazione interiore, un modo di comunicare ciò che la mente cosciente e la razionalità faticano a spiegare o rappresentare. Questo reame appartiene alla dimensione dell’impulso, capace di influenzare il comportamento quotidiano e l’approccio alla vita, ma resistente alle restrizioni della ragione. Lo stile più allineato a questa intenzione artistica è quello che abbandona la rappresentazione della realtà, addentrandosi nei meandri della non forma. Questa rinuncia alla definizione consente alle emozioni di trovare concretezza e di emergere nella piena consapevolezza della loro potenza. In prima linea tra gli artisti che abbracciano questa libertà espressiva c’è Susanna Yang, che, attraverso espressioni artistiche impulsive e irrazionali, approfondisce la comprensione di sé e del mondo alchemico delle emozioni.
Il mondo interiore, un universo segreto e tumultuoso insito nell’umanità, è stato a lungo escluso dall’arte. Le regole accademiche enfatizzavano la perfezione, l’equilibrio estetico e formale, e la riproduzione dettagliata della realtà. Questo quadro artistico marginalizzava la soggettività dell’artista, riducendo il loro ruolo al tocco personale e alla maestria esecutiva. Tuttavia, i primi del Novecento hanno segnato uno spostamento rivoluzionario nel panorama creativo, sfidando le norme consolidate e accogliendo l’espressione dell’interiorità. I Fauves, un gruppo che sfidò le convenzioni cromatiche, giocarono un ruolo cruciale in questa trasformazione. Le loro tonalità vibranti associate a sensazioni percepite hanno aperto la strada a movimenti successivi, tra cui l’Espressionismo Astratto.
Susanna Yang, artista coreana, si allinea con lo scopo primario dell’Espressionismo Astratto, utilizzandolo come un linguaggio creativo quasi inconscio. La sua esigenza istintiva è quella di liberare il turbine interno di emozioni che la ragione non può contenere o spiegare. Completamente autodidatta, Yang permette all’energia del colore di guidarla, avvicinandosi al Color Field a macchie di Clyfford Still per dare voce alle sue pulsioni più profonde. Per Yang, la pittura diventa un processo di guarigione, una catarsi che funge da sfogo comunicativo per le tempeste interiori che chiedono liberazione.
La tonalità predominante nelle opere di Yang è il rosso, un colore energico e appassionato che simboleggia la determinazione e il coraggio nel confrontarsi con insicurezze e paure. Altre tonalità predominanti includono il giallo, che rappresenta vitalità e gioia, e il celeste, collegato alla spiritualità e alla trascendenza. Il percorso di Yang coinvolge il raggiungimento di una consapevolezza di sé e una liberazione interiore, un equilibrio tra istinto e riflessione.
Nel dipinto “Desire”, Yang offre una visione poetica di sentimenti struggenti, esplorando l’anticipazione degli incontri e gli aspetti spirituali del desiderio. Il rosso si intreccia al blu, catturando l’ambivalenza tra elementi spirituali e concreti. “My Great Life” amplia questa visione, introducendo il violetto a simboleggiare l’anima e i suoi impulsi silenziosi. La scelta di Yang di mescolare varie sfaccettature della propria natura si traduce in un’espressione equilibrata, in sintonia con la sua evoluzione individuale.
“The Promise (Passion for You)” incarna il percorso di Yang, un cammino aperto all’imprevisto, all’abbraccio di promesse o al raggiungimento dell’autorealizzazione. Il dipinto trasuda gioia e felicità sorridente attraverso la presenza del giallo, simbolo della realizzazione di sogni conquistati. Nell’Espressionismo Astratto di Yang, l’intreccio tra istinto e riflessione, impulso primordiale e la delicatezza di un’anima sensibile crea una intima sinfonia di colori ed emozioni.
Dal 2007, Susanna Yang ha curato la sua galleria in Corea, creando una sinergia tra arte e moda che affascina collezionisti appassionati della sua maestria nel colore. Negli ultimi anni, ha iniziato a seguire un percorso espositivo internazionale, esponendo le sue opere in gallerie e spazi istituzionali in Italia, Parigi e New York. L’arte di Yang è una testimonianza della potenza rigenerativa e curativa che si trova nei pennelli vibranti ed emotivi dell’Espressionismo Astratto.