Mercato dell’arte, un’analisi del primo semestre 2023

21 Settembre 2023
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Se già all’indomani di Frieze NY, il Financial Times aveva espresso preoccupazione per il futuro del mercato dell’arte, era inevitabile arrivare alle aste di fine semestre con una certa curiosità. Risultati che sono ovviamente giunti e che abbiamo l’obbligo di esaminare per poter far luce sull’andamento del mercato ad oggi. Qualcosa è sicuramente cambiato, ed è evidente ad i molti esperti del settore che sono stati intervistati dalle riviste di maggiore spicco e l’opinione che ne emerge è che si, siamo di fronte ad una correzione del mercato, ma ad una decisamente diversa dalle precedenti.

 

Così le piazze principali di Francia, Regno Unito e anche America si sono rivelate decisamente più tranquille rispetto all’anno passato. I cali, che vanno dal -26% americano fino al -39% francese, vanno però assimilati come dati relativi e non come una fotografia totale della situazione. Questo perché le contrazioni registrate sono la diretta evoluzione dei risultati eccezionali ottenuti l’anno passato, anno in cui si è beneficiato di un’energia post covid senza precedenti.

 

L’attuale incertezza economica che sta caratterizzando il 2023 potrebbe quindi avere un impatto sul mercato dell’arte? Dopo aver abbandonato l’uso delle mascherine, abbiamo iniziato quest’ultimo anno con un conflitto che ha rapidamente coinvolto il panorama globale. Da quel momento, l’inflazione e l’aumento dei tassi hanno contribuito a destabilizzare i mercati finanziari. Sebbene il mercato dell’arte non segua direttamente le fluttuazioni dei tali mercati, è ragionevole supporre che coloro che sono attualmente preoccupati per le condizioni del mercato in generale potrebbero adottare un approccio cauto anche nei confronti degli acquisti nel settore artistico.

 

Approfondendo ulteriormente i dati a nostra disposizione possiamo inoltre notare come i cataloghi d’asta presentanti siano continuamente alimentati da opere ottime sia per qualità che per quantità, mantenendo un volume di transazioni stabile. Pertanto, il mercato delle aste non sta perdendo posizioni nel macrorganismo dell’arte ma è innegabile che le transazioni nella fascia ultra-alta del mercato abbiano subito una contrazione significativa, influenzando di conseguenza i risultati delle principali case d’asta, trascinati verso il basso.

 

In sintesi, tutti questi fattori ci conducono a concludere che non stiamo affrontando una bolla pronta a scoppiare, come avvenne nel 2008 o negli anni ’90. Piuttosto, ci troviamo di fronte a un rallentamento attribuibile principalmente a fattori esterni. È plausibile che il mercato dell’arte possa superare questo periodo di rallentamento nel secondo semestre dell’anno, aprendo la strada a una svolta positiva nel 2024.

 

L’attuale situazione, che sembrerebbe più una pausa piuttosto che una correzione, non dovrebbe quindi preoccupare a lungo termine. Gettando un occhio oltre le aste, infatti, possiamo notare che i musei, sempre più consci del loro ruolo, stanno sempre più ospitando mostre di artisti emergenti e mid-career arrivando anche a comprare diverse opere. Tutte queste operazioni ci raccontano quindi di un mercato ancora florido, che sta gradualmente spostando la sua attenzione verso nuove promesse capaci di apportare rinnovata linfa.

 

Resta da chiedersi quale direzione prenderanno i collezionisti a breve termine e se tra di loro ci sarà finalmente un’entrata in grande stile da parte degli acquirenti provenienti dall’Asia, dall’America Latina e dal Medio Oriente. Questi attori sono attivi nel mercato da un certo periodo, ma non hanno ancora raggiunto il controllo che finora è stato detenuto principalmente da statunitensi ed europei. Se ciò accadesse, potremmo affermare senza ombra di dubbio che questa contrazione potrebbe rivelarsi addirittura il momento di pausa prima di un grande e vicino slancio.

 

 

Gaia

Founder studio Identitart, curatrice e art advisor

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Fondatrice di OperaOttava Arte, Michela Barausse svolge un ruolo attivo presso l’Unione Europea Esperti d’Arte per promuovere la diffusione della cultura artistica, realizzando mostre, convegni, e pubblicazioni. Membro del comitato operativo della Fondazione Boccioni e del museo a lui dedicato svolge la sua attività di divulgazione della cultura italiana e la tutela dei propri artisti. Come consulente in arte garantisco la massima professionalità per tutte le necessità artistiche dalle stime, expertise e perizie, alla compravendita. Svolgo un’attività di consulenza strategica per collezionisti e investitori garantendo attraverso un team di esperti la miglior riuscita.

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