“AERIAL VIEWS e’ una visione dei luoghi e della loro essenza, proiettata verso l’immaginario, quasi a ricercare un confine tra realtà e astrazione. In questo tipo di sintesi non mi interessa la realtà pura e semplice, ma la sua trasformazione in un punto di vista soggettivo, cosi’ da renderla un mio processo ri-creativo. Un paesaggio fisico, che esiste ma che fa sognare allo stesso tempo. Con quest’approccio focalizzo l’attenzione sulla luce, sulle forme, sul colore, sulla composizione.”

SANDRO SANTIOLI

SANDRO SANTIOLI

AERIAL VIEWS

Nato ad Abbadia San Salvatore (SI) nel 1956, Sandro Santioli ha cominciato a coltivare sin da giovanissimo la passione per la fotografia, pur non seguendo studi specifici.

Dedicatosi all’attività di fotografo nel 1985, Santioli diventa negli anni uno dei fotografi italiani più conosciuti ed apprezzati per le immagini di paesaggio.

Collabora spesso con riviste geografiche e di viaggi come National Geographic Italia e National Traveller, Geo, Meridiani, Bell’Europa, Bell’Italia e altre riviste di viaggio e informazione; le sue immagini sono pubblicate su quotidiani, magazine in Italia e all’estero.

Pubblica il primo libro “Terre di Toscana” nel 1988 con prefazione di Piero Magi a cui seguiranno 5 diverse ristampe. Seguirà “Chianti” con prefazione di Mario Luzi e quindi “Capri” con Lica di Schiena, infine “Paesaggi Toscana-Umbria” con prefazione di Carmelo Mezzasalma.

In questi anni la produzione fotografica spazia dal reportage alla foto naturalistica, a quella di architettura e interni, alla foto aerea nel paesaggio, riuscendo a coprire con il suo stile sobrio e pulito su temi diversi.

Le foto di Santioli sono utilizzate a corredo di campagne pubblicitarie e siti, e pubblicate per la produzione di libri, brochure, calendari, poster, cartoline. Per oltre 10 anni è fotografo della prestigiosa agenzia Grazia Neri di Milano con la quale realizza anche diverse esposizioni, per passare poi a Corbis e quindi a Getty Images.

 

Sandro Santioli ha lavorato per molti anni sul paesaggio toscano offrendoci ampie e sgargianti vedute della propria terra, per dedicarsi successivamente ad altri Paesi tra cui Francia, Brasile, California, Cina, isole Hawai. Islanda. A un certo punto della carriera ha sentito l’esigenza di esprimersi con la fotografia aerea, una tecnica che gli ha permesso il rinnovato esercizio di un personale gusto per la composizione dell’immagine, che connota fortemente il suo stile e tutta la sua opera. In epoca moderna tra i molti che hanno praticato la fotografia aerea penso soprattutto allo svizzero Georg Gerster e al francese Yann Arthus-Bertrand che hanno percorso e fotografato dall’alto l’intero pianeta raccogliendo vastissime collezioni di immagini e documentazioni uniche nel loro genere. Entrambi hanno intuito e praticato la possibilità di una lettura dei segni del territorio anche in senso antropologico. I Ma la fotografia aerea, al di fuori di una esclusiva missione “cartografica” e documentaria, ha dimostrato di poter avere anche un carattere umanista e per alcuni autori funzionare come un terreno di ricerca artistica.

Con le vedute aeree raccolte nel corpo di lavoro Aerial Views Santioli prende avvio proprio da queste intenzioni: osserva il paesaggio sottostante puntando lo sguardo sulla dinamica tra gli elementi visivi che lo costituiscono, dà risalto alla composizione di linee, elementi, volumi, prospettive, sa valorizzare le campiture che il colore crea dando luogo a nuove forme. Nell’osservazione aerea Santioli genera composizioni astratte che ricombinano gli elementi del paesaggio secondo una sensibilità soprattutto estetica. In termini linguistici utilizza una visione selettiva: con tagli stretti e grazie alla bidimensionalità congenita della fotografia aerea crea una visione che schematizza l’oggetto; stilisticamente satura i colori a sottolineare graficamente la composizione. Sfrutta intelligentemente i paradossi del “molto lontano” e del “molto piccolo” che la prospettiva aerea offre per creare visioni spesso ambigue nelle proporzioni. Scandaglia il paesaggio e lo riconsegna allo spettatore in una rielaborazione personale. Di sé come fotografo afferma: “La mia fotografia è anche il mio modo di interpretare l’esistenza, il senso della vita. Non seguo mode o tendenze. Soddisfo una necessità interiore”.

PAOLA RICCARDI

scatti

ISLANDA
l'isola dall'alto
CARNEVALE A VENEZIA
sguardi tra i canali di Venezia in festa
INDIA
Asceta
TANGO
Seduzione "complice"
Previous slide
Next slide

Location & Information

Sabato 30 Marzo 2019 – Vernissage dalle 18:30h 

Da Domenica 31 Marzo a Domenica 7 Aprile 2019

Orario 10h  – 21h

Sale espositive Castello Inferiore di Marostica

per Informazioni

Don't Miss