l'asso di coppe e la Fontana di Trevi
Celebre in tutto il mondo è la Fontana di Trevi, tesoro delia città di Roma, completata ii 22 maggio 1762, dopo ben 27 anni di lavoro ad opera dell’architetto Nicola Salvi e dal suo collega Giuseppe Pannini, ma tutti non sanno che…
Ecco la stona di un barbiere che critico troppo la Fontana di Trevi e il suo artefice. Celebre in tutto il mondo è la Fontana di Trevi, tesoro delia città di Roma, completata ii 22 maggio 1762, dopo ben 27 anni di lavoro ad opera dell’architetto Nicola Salvi e dal suo collega Giuseppe Pannini.
L’opera monumentale rappresenta il dominio dell’oceano, delle sue potenze, del suo lato calmo e di quello spietato, e tutto è costruito con una perfetta armonia di elementi, o quasi. Sul lato sinistro dell’opera si erge infatti un grosso vaso di pietra chiamato “asso di coppe”, chiamato cosi proprio per la sua notevole somiglianza con quella carta.
Come mai l’architetto decise di metterlo proprio lì?
Perché rompere quella perfetta armonia di pietre e forme? Semplice, per zittire un impiccione. In quella zona della piazza risiedeva un barbiere che seccava continuamente il maestro Salvi con critiche inutili e commenti non richiesti sulla fontana e la sua realizzazione.
Inoltre, secondo la leggenda, il barbiere derideva ii Salvi dicendogli che, per quanto si impegnasse, l’architetto non avrebbe mai visto la sua opera completata. Fu così che il Salvi posizionò quel grosso vaso di pietra apposta per coprire la visuale del cantiere al barbiere, mettendo a tacere le sue critiche e negando anche a lui la visione delia sua grande fontana.